|
|||||
Nell'epoca più antica ogni famiglia fabbricava da sè tutto il necessario alla vita; ogni gruppo familiare faceva il lavoro del fabbro e del falegname; del filatore e del tessitore, del tintore e del sarto;del cordaio, del conciatore e del calzolaio; del carpentiere e del muratore e così via. A Barga la produzione più importante sotto questo punto di vista fu quella dei filati e dei tessuti: di lana di canapa e misti, e infine di lino e di seta. L'industria della seta attribuita in particolar modo ai Lucchesi, fu fiorentissima anche a Barga. ...esistevano a Barga "varie tratture di filugelli..." |
|||||
...il lavolo artigianale tipico della montagna era la fabbricazione di seggiole La canapa si seminava a tarda primavera...tagliata e raccolta in fasci, la si metteva a macerare in grandi pozze ai lati dei fiumi e dei torrenti, fermandola con grosse pietre. Terminato il tempo di macerazione si sciacquavano ben bene i mannozzi e si mettevano ad asciugare...si provvedeva poi a batterla e si passava alla gramola. Finita la battitura la canapa doveva essere conciata con le scardasse o cardi, cioè grossi pettini con punzoni di acciaio appuntiti che servivano a far cadere tutti i residui legnosi. Il prodotto era di tre qualità: il filo, la stoppa e i tozzi. Dalla prima si traeva il filato migliore, dalla seconda un filato meno pregiato. La stoppa veniva lasciata senza filare e serviva a fissare avvitature, a togliere l'olio dai fiashi, a tappare fessure... Oggi di alcune coltivazioni quali il gelso e la canapa non rimane più traccia... (dai testi di Maria Vittoria Stefani) |
|||||
l l
(foto riprodotte da Angelo Pellegrini)